Condanna a 5 anni per Platoshkin, leader del movimento “Per un nuovo socialismo”

5 anni di condanna con la condizionale e 700 mila rubli di multa – dopo oltre un anno di arresti ai domiciliari – è la condanna inflitta a Nikolay Platoshkin, leader del movimento “Per un nuovo socialismo”, due giorni fa dal tribunale di Mosca. Secondo i giudici del tribunale rionale Gagarinsky della capitale Platoshkin avrebbe ripetutamente “incitato alla rivolta” e “diffuso pubblica di informazioni consapevolmente false”.

Secondo il tribunale egli avrebbe persino “negato l’esistenza del Covid-19”, una accusa giudicata ridicola dall’imputato una volta uscito dal tribunale “visto che io stesso sono stato malato di coronavirus”. In realtà come si può leggere nella sentenza redatta dal giudice Olga Arbuzova, egli è stato condannato per le sue convinzioni politiche: “il politico ha deliberatamente creato nel 2019 il movimento Per il nuovo socialismo al fine di cambiare il governo nel paese, utilizzando, in particolare, le rivolte” si legge nel dispositivo preparato dal tribunale.

A giudicare dalla sentenza, con tali fini cospirativi Platoshkin avrebbe inoltre “creato i propri canali di social media, tra cui un canale YouTube (con un seguito di 600.000 iscritti n.d.r.), che ha trasmesso i suoi discorsi, attraverso i quali Platoshkin ha chiesto ai cittadini di partecipare a manifestazioni di massa e combattere le autorità”. I togati hanno anche sostenuto che “formalmente Platoshkin ha avrebbe rivendicato manifestazioni pacifiche, ma in realtà intendeva destabilizzare la situazione nel Paese e lavorare a un violento cambio di regime”. l movimento di Platoshkin ha molte similitudini con il partito comunista della Federazione russa da cui però si distingue per volontà di costruire un fronte comune anti-Putin contro il potere putiniano e il giudizio criitico nei confronti dell’esperienza sovietica del XX secolo in cui secondo le parole di Platoshkin sarebbe stata caratterizzata da “un deficit di democrazia”. Ora a causa della condanna Platoshkin non potrà partecipare come candidato alle prossime elezioni legislative che si terranno in Russia a settembre ma il politico socialista ha già confermato che malgrado la condanna continuerà la propria “battaglia per una Russia socialista”.

In realtà se si conosce appena questo placido signore già funzionario diplomatico russo negli anni ’90 in Germania e Stati uniti e docmente di storia, autore di molte monografie sul periodo sovietico, tali accuse risultato perlomeno dubbie e sembrano collocarsi in realtà dentro una crescente atmosfera da caccia alle streghe che sta attraversando la Russia negli ultimi mesi. Questa stretta sulle libertà democratiche ha raggiunto il culmine qualche settimana fa con l’inserimento nella liste delle formazioni terroriste e estremiste vietate in Russia del partito di Navalny.