Dmitry Medvedev: l’Unione Europea è comunista!






Per Medvedev in Europa si aggira un fantasma,  il “fantasma del comunismo”.

Il vicepresidente russo del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev ha definito il piano della Commissione europea (CE) per introdurre la distribuzione centralizzata del gas tra gli stati membri dell’UE una “penetrazione dello spettro del comunismo” in Europa. Secondo l’ex presidente russo, tali decisioni strategiche potrebbero portare i paesi dell’UE a razionare le carte.

Il fatto che Gazprom abbia obtorto collo accettato il pagamento in dollari o euro dai paesi dell’Europa del gas russo deve aver dato un colpo forse decisivo alla salute mentale dell braccio destro di Putin e già presidente russo dal 2008 al 2012.

Il quotidiano spagnolo El Pais ha riferito oggi, 8 maggio, citando le sue fonti, sulla nuova strategia energetica dell’Unione Europea, che si basa sull’obbligo per i paesi membri con fornitori alternativi di condividere il carburante con i paesi più colpiti dal loro rifiuto di acquistare risorse energetiche russe.

“Lo spettro del comunismo si è completamente insinuato di nuovo in Europa. Così, in ogni caso, scrivono i media. I grandi europei, forniti di gas da varie fonti, saranno costretti a condividere con i poveri ma orgogliosi paesi, che non vogliono pagare la Russia in rubli per il nostro carburante”, ha così commentato Medvedev il probabile piano della CE nel suo canale Telegram.

Ha aggiunto che, a suo parere, una tale misura, unita alla prevista introduzione del razionamento del consumo di energia, porterà a una situazione in cui ci troverà presto in Europa “non lontano dalle tessere annononarie”. Dmitry Medvedev ha descritto gli autori delle iniziativa come “degni eredi dei due Karl:  Marx e Kautsky”.

Già Putin non si era dimostrato nel passato  un gran conoscitore del marxismo attribuendo non a Bernstein ma a Trotsky la tesi del”il movimento è tutto e il fine è nullo” per poi distorcere la tesi di Lenin sull'”autodeterminazione dei popoli” nel suo ormai celebre  discorso del 21 febbraio 2022. Ora ci si aggiunge, con questa amenità e crassa ignoranza, anche uno dei suoi più stretti collaboratori. Propio vero: ai tempi dell’Urss il marxismo nei corsi di scuola non veniva insegnato un granché bene!

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