Perchè i russi si vaccinano così poco?

Neppure il ministero della sanità è in grado di nascondere la lentezza con cui sta procedendo la vaccinazione anti-covid19 malgrado il paese – orgogliosamente – sia uno dei primi produttori ed esportatori di vaccini anti-coronavirus al mondo.

Secondo i dati forniti dal dicastero ad oggi sarebbero stati vaccinate “completamente” cioè avrebbero ricevuto entrambe le dosi di Sputnik V 12.865.165 persone ovvero l’8,7% complessiva della popolazione. Altre 17.136.365 persone, pari al 11,4% della popolazione avrebbe assunto la prima dose.

Se si vuole avere dei confronti, in Italia ad oggi sono state vaccinate “completamente” 12.737.533 persone (il 21,10% della popolazione) e hanno fatto già la prima iniezione altre 12 milioni di persone persone. In Italia ad oggi quindi abbiamo circa 37 milioni di vaccinati contro i 30 milioni russi malgrado la popolazione russa sia due e mezza di più di quella italiana. Grazie a questa “pigrizia” russa i casi accertati anche nella giornata di oggi sono stati 8.947 e i morti 377. Di fatto se si osserva la curva dei contagiati ormai da un mese in Russia stenta a ridursi. Ma è davvero “pigrizia” a prenotare la vaccinazione, quella russa? In buona partela responsabilità è del governo centrale che malgrado gli sforzi sovrumani del personale medico russo (di cui siamo stati testimoni personalmente per nostra sfortuna) per curare i malati, facendo uso di ottimi protocolli, ha smesso di informare con puntualità attraverso i mass-media sulla dinamica della pandemia nel paese e non ha approntato una vasta campagna di informazione.

Non è un caso che già da mesi i controlli sui mezzi di trasporto pubblico sull’uso della mascherina si sono ridotti all’osso e moltissimi passeggeri a Mosca viaggiano senza protezioni.

Un gran brutto segnale anche per chi in Occidente attende pazientemente la riapertura delle frontiere per motivi di vacanza e di lavoro.